lo vedremo - 1Gv 3,1-3 | ||
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Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo |
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figli di Dio | Siamo figli di Dio ... perché? la prima risposta, semplice è che siamo sue creature: egli ci ha fatti e noi siamo suoi (Sal 100,3). Il racconto della creazione fa iniziare la storia da un solo uomo, perché chiara fosse la vocazione all'unità e non soltanto della coppia. Dal racconto biblico emerge questa universalità che non esclude nessun uomo. Allora ne è consequenziale la visione apocalittica: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua (Ap 7,9). Ma per Giovanni siamo figli di Dio non per naturale creaturalità, ma per il fatto che siamo inondati dall'amore di Dio. Perché Dio è amore (1Gv 4,16). |
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ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato | Ecco il mistero della vita, quella che viviamo ogni giorno, che ogni giorno, nel suo dipanarsi rivela se stessa. Ogni presente è rivelazione del successivo futuro, il nostro sguardo è breve e per quanto possiamo organizzare, programmare e prevedere, il nostro futuro rimane nella oscurità. Ogni tanto i fatti della vita, certi accadimenti, ci ricordano il senso della provvisorietà del nostro essere, il limite dello svolgersi del tempo. La non conoscenza del futuro, non è un limite, anzi è stimolo a vivere il presente con intensità e impegno a leggere i segni dei tempi. |
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noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. | Non è possibile, però, leggere i segni del nostro tempo, quelli che coinvolgono la mia persona e quelli che coinvolgono più significatamente il mondo che mi circonda e la società in cui vivo, senza una prospettiva. L'autore di questa lettera intravede nel racconto dell'atto creativo dell'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, la prospettiva ultima: il compimento di quanto iniziato. L'uomo con il peccato ha perso la capacità di guardare negli occhi di Dio - «tu non puoi vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare in vita» (Es 33,20) - ma questo dono rimane nella prospettiva delle cose ultime. |
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Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso | La dialettica fra rivelazione e nascondimento ha fondamento nella visibilità di Dio nell’umanità di Gesù. «Chi vede me vede il Padre» (Gv 14,9) La volontà del Padre è che chi vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna (6,40). |